Un giorno di fuoco, Alba, 5 ottobre 1996. I CSI in concerto nella chiesa di San Domenico. Alle loro spalle, sull’abside, le immagini della vita di Giuseppe Fenoglio, detto Beppe, scrittore albese morto nel 1963 a 41 anni, ex partigiano, impiegato in una ditta vinicola e figura anomala nel panorama culturale italiano del dopoguerra: schivo, provinciale benché capace di una lingua universale. In mezzo, le letture di Giuseppe Cederna e le testimonianze di quattro personaggi chiave: il fratello Walter, l’amico Ugo Cerrato, il commilitone e partigiano Aldo Spinardi, la figlia mai conosciuta Margherita.